Ci sono gioielli capaci di raccontare grandi storie d’amore e gioielli diventati il simbolo stesso dell’amore. Tiffany è riuscita a celebrare in un anello esemplare, unico nella sua semplicità, il senso di quel sentimento ancora fresco, eppure consapevole, che lega due innamorati nel fidanzamento.
Tiffany Setting è solo una delle tante creazioni entrate nell’immaginario collettivo stregato dalla fantasia della maison di gioielli americana. A ben 180 anni dalla sua fondazione, Tiffany mette in mostra tutte le sue icone in un evento internazionale: “Vision & Virtuosity”, atteso al Fosun Foundation Art Center di Shanghai dal 23 settembre fino al 10 novembre 2019.
Per rimarcare il suo carisma universale, il marchio newyorkese ha scelto una capitale rampante dell’oriente, Shanghai, dove raccontare una storia che non smette mai di stupire. Accanto ai simboli più popolari, entrati nelle case di molti innamorati, come l’anello di fidanzamento, Tiffany sfoggia pietre preziose da capogiro e gioielli ormai degni di essere chiamati opere d’arte.
Il percorso tematico parte con “Blue Is the Color of Dreams”, l’omaggio al famoso azzurro-verde Tiffany. Il colore, firma evidente anche solo nel packaging della maison, è stato ispirato dall’azzurro delle uova di pettirosso, ricreato con diamanti e un grosso zaffiro ovale. Nella sala espositiva troviamo tante pietre preziose colorate, novità e rivoluzione della maison nel trasgressivo 1968, dove spiccano i gli zaffiri del Montana e le tanzaniti.
Se dici Tiffany ti risponde subito l’immagine di una raffinata e innocente Audrey Hepburn, in tubino nero Givenchy davanti alla vetrina della gioielleria nella Fifth Avenue di New York. Nella mostra celebrativa dei 180 anni non poteva mancare “Breakfast at Tiffany’s”, il film icona di cui saranno esposti la sceneggiatura originale con le annotazioni personali della protagonista e le foto del set. Colazione da Tiffany ha sicuramente avuto il suo talismano magico: il diamante Tiffany giallo, uno dei più importanti e celebri al mondo.
Per la lavorazione la maison scelse un taglio a cuscino, conferendo alla pietra un peso finale di 128,54 carati (circa 26 grammi) e ben 90 faccette, 32 in più del taglio tradizionale a brillante rotondo, per massimizzare la brillantezza. La pietra preziosa, evergreen di raffinatezza, rappresenta un ponte tra l’Olimpo hollywoodiano degli anni Sessanta e l’adrenalina trasgressiva delle star del terzo millennio. Dopo essere stato indossato dalla minimalista Audrey Hepburn, Yellow Tiffany è stato sfoggiato dall’eccentrica e camaleontica Lady Gaga nella notte degli Oscar.
Nel primo caso il diamante fancy yellow era stato montato su una collana girocollo realizzata come due nastri di oro e diamanti che si intrecciano. Dopo la Hepburn solo Lady Gaga ha avuto l’onore di mettere al collo il grandissimo diamante, questa volta pendente di un girocollo formato da diamanti di diversa grandezza.
La leggenda di Tiffany sarà raccontata in mostra con tanti gioielli senza tempo, firmati da Jean Schlumberger ed Elsa Peretti.
Infine, simbolo di una storia americana ancora viva, è il Blue Book originale del 1845, ossia il primo catalogo di vendita per corrispondenza degli Stati Uniti, dove ogni ragazza poteva sognare un anello di fidanzamento dove un diamante sussurrasse: “È per sempre” (Le Immagini possono essere soggette a Copyright).