La dolce vita della belle époque ci ha lasciato in eredità Gioielli di Rara Raffinatezza, pensati per le signore dell’alta società, da sfoggiare a teatro, nei caffè, nei salotti importanti.
La dolce vita della belle époque ci ha lasciato in eredità Gioielli di Rara Raffinatezza, pensati per le signore dell’alta società, da sfoggiare a teatro, nei caffè, nei salotti importanti.
Se le misure ‘perfette’ della donna sono 90-60-90, la perfezione del foulard nasce moltiplicando 90×90.
Quella ragazza francese, nipote nientemeno che del ‘Re sole’, arrivò nella nebbiosa Modena portando con sé un portagioie da ‘mille e una notte’.
C’è un gioiello, adesso molto raro, che unisce idealmente le due capitali antiche dei mercati via mare, Venezia e Costantinopoli (oggi Istanbul). La catenella Manin è forse l’emblema dell’oreficeria veneziana. Simbolo di ricchezza, l’oro di questo gioiello ornava nobildonne e mogli di mercanti, che indossavano più fili delle lunghe catene realizzate con una tecnica ‘bizantina’.
La sua specialità è la lavorazione dei diamanti. Ma non diamanti qualunque, quelli da guinness.