
Quella ragazza francese, nipote nientemeno che del ‘Re sole’, arrivò nella nebbiosa Modena portando con sé un portagioie da ‘mille e una notte’.
C’è un gioiello, adesso molto raro, che unisce idealmente le due capitali antiche dei mercati via mare, Venezia e Costantinopoli (oggi Istanbul). La catenella Manin è forse l’emblema dell’oreficeria veneziana. Simbolo di ricchezza, l’oro di questo gioiello ornava nobildonne e mogli di mercanti, che indossavano più fili delle lunghe catene realizzate con una tecnica ‘bizantina’.
La sua specialità è la lavorazione dei diamanti. Ma non diamanti qualunque, quelli da guinness.
Un gioiello può raccontare la storia di una famiglia, affetti divisi ma mai recisi, grazia e bellezza che si tramandano nel tempo.
Sogni di celluloide e polvere di stelle. Il cinema raccoglie emozioni e fantasia dell’immaginario collettivo e una kermesse elegante e prestigiosa, come Cannes, presenta sul suo red carpet il top della bellezza più preziosa.