Nel tempo libero amava collezionare le ricette ritagliate sulle riviste e ai giornalisti confessava che avrebbe preferito (forse) una vita normale, lontana dalle scene. Ma il destino aveva in serbo un altro disegno per Maria Callas.
Questo secondo articolo che Curiosity dedica al più grande soprano della storia vuole ritrarre la ‘Divina’ nella sua vita privata, attraverso i gioielli che l’hanno accompagnata nelle feste più glamour degli anni Sessanta e tra le braccia di amori sfortunatiLa vera anima di questa donna è rappresentata dal sottile filo di perle e dai semplici orecchini che amava indossare fuori della scena. Purtroppo, al di là del palcoscenico, la cantante non ha avuto lo stesso successo raccolto di fronte al suo pubblico. Il matrimonio e sodalizio lavorativo con Giovanni Battista Meneghini non realizzò mai veramente le aspirazioni romantiche di Maria.
Molti sono i gioielli che Meneghini donò alla moglie a seguito di ogni sua nuova interpretazione, a testimonianza del binomio indissolubile matrimonio-lavoro di cui la Callas si lamentò sempre. Regalo del marito fu anche il cofanetto contenente una Sacra Famiglia di Giambettino Cignaroli, dal quale la scaramantica Maria non si allontanava mai al momento di andare in scena. Dopo la separazione da Meneghini, la relazione con Aristotele Onassis, magnate greco, regalò alla Callas un barlume di felicità. La passione scatenata dal carisma dell’armatore comportò addirittura l’allontanamento dalle scene del celebre soprano.
La gioia che si leggeva nel sorriso di Maria, quando era accanto al suo Aristotele, fu bruscamente interrotta dal matrimonio tra Onassis e Jackie Kennedy, vedova del presidente JFK, di cui la Callas venne a conoscenza dalla tv. Eppure, si dice che Onassis amò, in realtà, sempre Maria Callas. Dopo il divorzio con Jackie, il magnate riavvicinò la sua ex compagna più volte, ricevendo da lei solo il conforto dell’amicizia e, ormai molto malato in ospedale, la coperta rossa di Hermès da lei regalata. Reduce dalla delusione con il Tycoon greco, la Callas incontrò un altro amore, impossibile. Pier Paolo Pasolini volle la Divina protagonista nel suo film ‘Medea’.
Il mito racconta la tragedia di una regina greca che, per vendicarsi del tradimento del marito, decide di uccidere e sacrificare i figli da lui avuti. Una figura così forte e sentimenti così vicini ai suoi furono fonte di grande immedesimazione per la Callas. Sul set nacque un amore struggente, mai consumato, con il regista italiano, che regalò alla sua Medea le preziosissime collane indossate in scena. La scrittrice Dacia Maraini, amica del regista e della cantante ha raccontato come Maria fosse “innamorata di Pier Paolo e si illudesse di convertirlo all’eterosessualità. Sul palco era un drago, ma nella vita era una bambina di un’ingenuità sconfinata. Pasolini la amava, ma di amore platonico”.
Qualche anno dopo, nel 1977, la Divina morirà davanti al pianoforte nella sua casa di Parigi. Sola, con la sua musica e i suoi gioielli. (Le fotografie possono essere soggette a Copyright)