Il collo della bellissima Maria Antonietta (Vienna 1755 – Parigi 1793) è ricordato tanto per la ghigliottina rivoluzionaria che lo tagliò, quanto per le collane e i gioielli che lo ornarono. Se alle porte della Rivoluzione francese una collana di circa 600 diamanti, realizzata dai gioiellieri di Parigi Bohmer e Bassenge, fu l’emblema di uno scandalo che coinvolse la regina di Francia, oggi i gioielli di Maria Antonietta sono osservati con uno sguardo nuovo.
Stupore e ammirazione per l’eleganza e la capacità di creare nuove tendenze circondano ormai con un’aura immortale la bella regina, tanto odiata dal popolo quanto idealizzata dai contemporanei come icona di bellezza. I gioielli di Maria Antonietta sono protagonisti di una mostra senza precedenti nella sede londinese di Sotheby’s, prima di essere messi all’asta il 14 novembre a Ginevra. Si tratta in totale di una decina di gioielli appartenenti alla corona di Francia, provenienti dalla collezione della storica dinastia italiana dei Borbone-Parma.
Fra i pezzi più preziosi, la “Perla della Regina Maria Antonietta”, un pendente con un diamante e una perla naturale di dimensioni eccezionali. Si dice che le perle fossero i gioielli più amati dalla sovrana, che ebbe la fortuna di poter indossare dei veri e propri tesori di oreficeria.
Con l’arrivo a Versailles, la bella figlia di Maria Teresa d’Austria ricevette la collezione di gioielli appartenuta alla suocera, Giuseppina di Sassonia, che si andavano ad aggiungere ai preziosi portati da Vienna. Tra questi si annovera una parure di diamanti, realizzata dal gioielliere Leblanc con un bustier da applicare nella parte anteriore del corsetto, con pietre montate seguendo motivi floreali, fiocchi, pendenti, di gusto rocaille. Tanti gioielli appartenuti a Maria Antonietta sono in mostra alla reggia di Versailles, ma tanti altri sono invece ritornati alla luce in occasione di aste importanti, come il grande cuore azzurro.
Si tratta di un diamante a forma di cuore, di colore grigio blu di circa 5 carati, montato su un anello. Il brillante riapparve in occasione di una mostra, per poi essere venduto da Christie’s. Come ci racconta lo storico Bernard Morel, uno dei gioielli che fece più tendenza in Francia fu una spilla a fiocco, ideata nella seconda metà del ‘600 per Madame de Sevignè: una broche in argento, ricoperta di diamanti da cui scendeva una catenella con una perla a forma di goccia. Ricordiamo che la regina passò un’intera notte, nel marzo del 1791, nel suo “gabinetto” al Palazzo delle Tuileries, ad avvolgere tutti i suoi diamanti, rubini e perle nel cotone, nella speranza di salvare le sue gioie. I gioielli furono inviati a Bruxelles, dove regnava la sorella della regina, l’arciduchessa Maria Cristina. Il tesoro di Maria Antonietta fu custodito dall’imperatore a Vienna e da lì passò ai duchi di Parma.
Appartiene ormai alla leggenda anche il diamante Hope, sempre di colore blu profondo di circa 44 carati, famoso per portare sfortuna. Il gioiello fu donato a Maria Antonietta, che lo unì ad altre pietre preziose a formare una collana. Non c’è bisogno di ricordare quale sia stata la tragica fine della sfortunata regina (Le immagini possono essere soggette a Copyright).