Quella ragazza francese, nipote nientemeno che del ‘Re sole’, arrivò nella nebbiosa Modena portando con sé un portagioie da ‘mille e una notte’. Stiamo parlando del corredo di Charlotte-Aglaé d’Orléans (1700-1761), che andò in sposa di Francesco III d’Este nel 1720. Oggi quel beauty case è diventato un pezzo da museo, battuto all’asta da Christie’s a Parigi e acquistato dal Louvre per tre milione e mezzo di euro.
La preziosa collezione è composta da undici pezzi in argento dorato. Secondo la descrizione fatta dalla rivista specializzata “La tribune de l’art”, i pezzi più costosi del corredo regale sono la scatola, probabilmente portagioie, lunga di 24 centimetri, e dal catino, dotato di vaso, per i risciacqui della duchessa.
Il museo francese, acquistando il beauty case in blocco, ha evitato che questo fosse disperso e, allo stesso tempo, ne ha favorito il ritorno al Paese d’origine.
Questi oggetti preziosi sono stati infatti realizzati dalle manifatture principali dell’epoca, quelle di Nicolas Besnier (1686-1754), “maestro” degli orafi reali di Luigi XIV, Claude Ballin e Nicolas Delaunay suoi “discendenti”. Gli undici componenti della toilette ducale, meraviglie in argento dorato dei maestri argentieri transalpini, in origine erano quaranta pezzi. Si tratta di un servizio da toeletta quasi completo di inizio ‘700, secondo gli esperti una rarità. Inoltre è evidente che il bellissimo corredo rappresentava un regalo di nozze, realizzato dagli argentieri francesi per la nobildonna che avrebbe fatto parte della famiglia degli Este, come dimostra l’aquila estense incisa nell’argento dorato del corredo.
Tra gli elementi battuti all’asta troviamo una bottiglia di profumo decorata con profili antichi di un uomo e una donna, mentre un terzo lato presenta un medaglione con l’allegoria dell’armonia che regge una campana, personificazione della musica con un cane ai suoi piedi che simboleggia la fedeltà. L’ultimo lato è realizzato con un medaglione che rappresenta l’amore materno e la pietà; il coperchio è decorato e attaccato ad una catena e presenta uno stemma sormontato da una corona ducale. Ricordiamo, come nota di colore, che il bellissimo corredo che accompagnò la duchessa a Modena non le portò molta fortuna.
Il matrimonio con Francesco III d’Este non fu felice. Si narra che Charlotte, detta anche Mademoiselle de Blois, non fosse molto bella, ma a questa mancanza compensava con vivacità e sicurezza di sé. Già amante del Duca di Richelieu, Charlotte lo ricevette molte volte a Modena, dove si annoiava molto. Chiese spesso di separarsi e, quando ci riuscì e tornò a Parigi, il re l l’accolse con estrema freddezza e la costrinse a vivere ai margini della vita di corte. Vogliamo interpretare l’acquisto del beauty case da parte del Louvre, per una cifra record, come una sorta di riabilitazione da parte della Storia della coraggiosa duchessa (Le Immagini possono essere soggette a Copyright).