Sono passati quasi vent’anni dallo scoccare del terzo millennio e ormai lo sguardo è abbastanza lontano da mettere a fuoco tutta la bellezza del Novecento. Il secolo dove sono nate le avanguardie e le provocazioni trova un altro spazio d’arte permanente nella città del Rinascimento.
Dal 25 marzo 2018 il piano nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, progettato da Baccio d’Agnolo tra piazza Santa Trinita e via Tornabuoni a Firenze, ospita la collezione di Roberto Casamonti, fondatore e direttore della galleria Tornabuoni Arte.
Nelle cinque sale, che seguono un percorso cronologico, è stato allestito un viaggio nell’arte che attraversa sessant’anni in 100 opere. Si parte dagli inizi del Novecento fino agli anni Sessanta, con sculture e dipinti, dove troviamo nomi del calibro di Picasso, Max Ernst, Andy Warhol, ma anche gli italiani Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Alberto Burri. Si comincia con due imponenti sculture di de Chirico e Arnaldo Pomodoro, per poi passare in rassegna la prima parte del Novecento con dipinti di Boccioni, Balla e Soffici fino ad arrivare alle avanguardie del Secolo Breve, con Alberto Burri e Kounellis.
Meritano una segnalazione i due gioielli di Picasso, “Due piccioni” e “Lotta tra un fauno e un centauro”; le icone “Ettore e Andromaca” di de Chirico e “Jackie” di Andy Warhol. Casamonti è un grande collezionista di Lucio Fontana, come dimostra l’allestimento del museo, che dedica ai “Concetti spaziali” di Fontana un’intera sala. Quindi troviamo opere di Casorati, Guttuso, Max Ernst, Emilio Vedova, Piero Manzoni, Savinio, Klee, Chagall, Kandinsky, Matta, Capogrossi, Castellani.
“La Collezione si appresta a qualificarsi come una delle maggiori raccolte d’arte moderna e contemporanea aperte al pubblico esistenti in Italia – spiega il critico Bruno Corà, curatore scientifico della Collezione – la scelta di offrire questa sua Collezione a fiorentini e turisti si esprime come un autentico gesto mecenatizio, l’atto di riconoscenza di un cultore appassionato d’arte, per la città che lo ha seguito nel corso della sua attività professionale e della sua stessa vita”. A curare questa collezione permanente è l’Associazione per l’arte e la cultura, nata per iniziativa proprio di Roberto Casamonti. La direzione è stata affidata a Sonia Zampini, storica dell’arte e da anni collaboratrice della galleria Tornabuoni Arte, e ha come curatore scientifico Bruno Corà. Il biglietto al momento è gratuito, ma è necessario prenotare la visita – prenotazioni@collezionerobertocasamonti.com – (Le immagini possono essere soggette a Copyright).
Simonetta
Giugno 21, 2018Grazie semplicemente fantastica, Firenze accoglie un’altra eccellenza, dopo la Fondazione Zeffirelli… il roof della nuova camera di commercio… avanti così , peccato che i nostri politici trascurino il salotto “bono”