Esile, ma dal carattere d’acciaio. Regina di rotocalchi sebbene d’indole riservata. Nonostante l’ereditato cognome e l’innato charme fossero francesi, Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis era e rimane icona della modernità americana, di quell’intelligenza borghese e ambiziosa che ha fatto degli Usa un grande Paese.
Le sue “tre vite in una” quella di Bouvier, aristocratica francese, quella Kennedy, il sogno americano e quella Onassis che la ribattezza Jackie O, la rendono unica. Il suo stile minimalista è ancora sintesi perfetta dell’idea di eleganza. Simbolo glamour, questa first lady, forse la più famosa della storia, è riuscita a bucare l’obiettivo anche durante l’attentato in cui fu ucciso il marito, il presidente Kennedy. Non ci dimentichiamo che nell’immaginario collettivo l’assassinio di JFK ha come flash immediato il tailleur rosa in stile Chanel insanguinato, indossato in quel terribile giorno dalla sfortunata first lady. Se chiudiamo gli occhi pensando a Jackie è inevitabile associarla automaticamente ad accessori ‘mito’ della moda. L’eleganza senza tempo è rappresentata dallo stretto girocollo di perle a tre fili, mentre la riservatezza dello sguardo ha le grandi lenti degli occhiali ‘over’ anni Sessanta, i pantaloni corti e i sandali bassi alla “caprese” che dichiaravano la sua passione per Capri, isola di cui è sempre stata innamorata.
La raffinatezza di Jackie, intellettuale che rivoluzionò gli usi, costumi e arredi della Casa Bianca, non poteva che avere lo spessore sottile di un polso ornato da un Cartier, venduto da Christie’s a New York con una stima di 60mila-80mila dollari. Per non parlare degli accessori, come la borsa firmata Gucci, che ha preso il nome della donna che più la rappresentava portandola: Jackie. Si tratta di una bag con forma a sacco, in tessuto con stampato il logo o in pelle, e la tracolla in contrasto.
Dopo una vita di onori, lutti e matrimoni miliardari, la Jackie più famosa della storia è diventata simbolo da copiare anche dopo la morte. I gioielli messi all’asta dai figli Caroline e John John sono stati copiati in tutto il mondo. Come casa d’aste, Curio non poteva non riepilogare sul suo blog gli oggetti di culto del first lady: il bracciale di fidanzamento del presidente Kennedy, gli orecchini di Tiffany di diamanti con perle nere di Tahiti ricevuti per il primo anniversario di nozze, ma anche l’ultimo dono di JFK, un braccialetto a maglia con un pavé di 50 brillanti, simbolo di ringraziamento per il sostegno della moglie nella campagna elettorale. Non poteva mancare anche un dono del secondo marito, Aristotele Onassis: una parure di orecchini e bracciale in zaffiri, diamanti e platino.