Trecento anni di storia europea in sei carati e sedici di bellezza blu. Il leggendario “Blu Farnese”, diamante dal colore dell’oceano, esce dalle regali stanze della Storia per essere battuto all’asta da Sotheby’s a Ginevra il 15 maggio.
E’ un momento di grande attenzione per i gioielli storici e le più grandi case d’asta riescono a battere per cifre stratosferiche esemplari unici. Ricordiamo l’asta dei preziosi della Duchessa di Windsor, Wallis Simpson. Inoltre Sotheby’s ha messo all’incanto oltre 1.000 oggetti di questo tipo con incassi totali di quasi 285 milioni di dollari. Anche i risultati della casa d’aste Curio, in Italia la prima online dedicata unicamente al gioiello, dimostrano il forte interesse internazionale verso i preziosi. Il celebre diamante a forma di pera ha attraversato quattro corti europee e adesso la base d’asta valutata per 3,7-5,3 milioni dollari. Estratto nelle miniere di Golconda, in India, le uniche conosciute in quel periodo, che hanno dato i natali a pietre di livello insuperabile per intensità e acquaticità della materia, il “Blu Farnese” fu donato nel 1715 come regalo di nozze a Elisabetta, discendente di papa Paolo Terzo Farnese, per il matrimonio con Filippo V di Spagna. Nel XVII e XVIII secolo, infatti, i diamanti azzurri erano considerati il massimo dono per un reale. Da Elisabetta il “Blu” passò al figlio Filippo, duca di Parma e fondatore della dinastia Borbone-Parma, che a sua volta lo donò al figlio Ferdinando.
Il gioiello arrivò quindi in eredità a Carlo, Duca di Lucca, che lo indossava montato su una spilla da cravatta e poi a Roberto, l’ultimo duca di Parma, esule in Austria dopo l’Unità d’Italia.